II successo crebbe ancora allorquando, nella Galleria del
Cova, accanto a questi giocattoli, che si amerebbe di vedere
riprodotti in materia consistente e che si potrebbero di
leggieri trasformare in porta-fiammiferi, in porta-cenere o
in altri gingilli di uso pratico, furono dall'Altara esposte
alcune leggiadre scenette di costumi rusticani sardi,
Donne al telaio, Sulla strada di Tonara, Bacato nel Bosco,
Rose di Barbagia, eseguite con strisce di carta
colorata, secondo un sistema in uso nell'Estremo Oriente e
che, già da varii anni, ha trovato applicazioni didattiche
in più di una scuola d'arte della Germania. Siffatto
crescente successo, a cui non e improbabile che abbiano non
poco contribuito la simpatia suscitata dalla giovanissima
età dell'autrice e l'ammirazione per la leggiadria della sua
snella personcina e per la luminosità dei suoi occhi neri,
doveva assumere, in qualche articolo di giornale, un
carattere addirittura ditirambico.
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Nulla può riuscire di maggiore danno ad un giovine
artista, specie se affatto sconosciuto fino al giorno
innanzi e se venuto dalla provincia, in cui aveva sempre
vissuto, in una grande città, che una dose esagerata di lodi
magnificanti il suo ingegno e la sua produzione, la quale,
tuttora incerta e incompleta, non può e non deve venir
considerata che come una semplice pura promessa di ciò che
egli, con sempre più cosciente ponderazione, eseguirà in un
ulteriore periodo della propria carriera. Quante volte
purtroppo accade che la produzione di un giovane, ricca
delle più brillanti promesse per l'avvenire, sia
malauguratamente predestinata a non rimanere nella nostra
memoria clic come un primaverile vaghissimo alberello
fiorito, a cui una qualche violenta raffica, accompagnata da
grandine, ha vietato che alle corolle dalle tenere tinte
rosee o gialline si sostituisse la carnosa e succulenta
rotondità del frutto! E quante volte tale grandine, può
essere simbolicamente figurata da un successo prematuro ed
eccessivo! Io, però, voglio sperare che Edina Altara
possegga il buonsenso ed abbia la forza di carattere di non
lasciarsi ottenebrare il cervello dagli inebrianti fumi del
vino spumante della lode, che in troppe coppe giornalistiche
le è stato offerto durante le settimane da lei trascorse a
Milano.
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Se così avverrà, ella, rientrata nella calma laboriosa della
sua Isola nativa, potrà mettersi, a poco per volta, in
condizione di meritare davvero gli encomii prodigatile nella
grande città che le ha fatto così festose accoglienze, ma
che non tarderà a dimenticarla. Si, le grandi città
dimenticano abbastanza presto i loro favoriti di un giorno,
di un mese o di un anno, se costoro non possono e non sanno
ricordarsi ad esse a tempo opportuno e in maniera
persuasiva. Ad ottenere ciò vi ritorni adunque l'amabile ed
intelligente fanciulla fra due o tre anni - quando si e
giovani bisogna sapere aspettare per non giungere che nel
momento giusto al cospetto del pubblico volubile e bisbetico
- e porti con se nuove opere, le quali è assai probabile che
non siano né di pittura né di scoltura, ma di spiccata
volontaria e benintesa arte applicata, la quale a me sembra
che risponda meglio di ogni altra alla peculiare indole sua.
Se di fattura più sicura ed elaborata, esse probabilmente
riusciranno di una piacevolezza meno rapida nel sedurre
occhi e menti dei riguardanti ma anche meno superficiale e
più consistente ed in esse certe difficoltà di modellazione
e di colorazione, piuttosto che apparirvi soltanto
"escamotees", per dirla alla francese, vi saranno
direttamente affrontate ed arditamente superate.
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Vittorio Pica |
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